Efficientamento energetico: Vantaggi per il contribuente: sconto in fattura o cessione del credito?

sconto in fattura o cessione del credito

Il Decreto Rilancio, prevede che in alternativa alla detrazione il contribuente per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021 può optare per sconto in fattura o cessione del credito.

Cosa sono e come funzionano?

Lo sconto in fattura:

e’ uno sconto applicato dal fornitore che ha effettuato gli interventi, sul corrispettivo dovuto dal cliente ed è uguale all’importo della detrazione fino ad un importo massimo pari al prezzo dovuto (nel caso della super-detrazione 110% spetta nella misura del 100% della fattura).

In pratica la detrazione è anticipata subito al cliente dal fornitore che ha effettuato gli interventi il quale potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta, compensabile con modello F24 nel numero di anni previsto per la detrazione oppure potrà cederlo ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari.

La cessione del credito:

ossia la trasformazione della detrazione in credito fiscale, è possibile effettuarla sia  al fornitore che ha eseguito i lavori sia  ad altri soggetti (comprese banche e altri intermediari finanziari) i quali hanno facoltà di successiva cessione ad altri soggetti.

È prevista la cessione non solo dei crediti “nati” nel 2020 e 2021 ma anche quelli relativi alle rate residue di detrazione di anni precedenti.

Lo sconto in fattura e la cessione del credito si applicano anche alle spese relative agli interventi agevolati con le altre detrazioni fiscali: detrazione edilizia 50%, detrazione per efficientamento energetico 50/65%, bonus facciate 90% e sismabonus.

La detrazione ed il relativo recupero fiscale F24 in caso di sconto/cessione del credito spetta in 10 anni.

La cessione del credito può rappresentare dunque una vera e propria moneta di pagamento e possono essere le chiavi per fare ripartire il settore dell’edilizia permettendo anche a chi non dispone di liquidità la possibilità di eseguire lavori negli edifici con un esborso finanziario inferiore; addirittura potendo eseguirli gratuitamente nei casi di accesso a ecobonus e sismabonus potenziati al 110%.

Rimangono tuttavia degli aspetti da chiarire, innanzitutto va evidenziato il fatto che le banche e qualsiasi altro soggetto non avranno alcun obbligo di accettare la cessione del credito, infatti  le imprese,  devono fare i conti con la mancanza di liquidità che può essere sorta in questo periodo, con i costi legati alla cessione del credito a terzi e/o con la propria capienza fiscale per sfruttare il credito d’imposta.

In questo quadro l’agenzia delle entrate avrebbe dovuto emanare entro lo scorso venerdì 19 giugno il provvedimento che definiva procedure e modulistica per la concreta attuazione di Cessione del credito ed sconto in fattura, provvedimento che ancora non è stato pubblicato.

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